Chi ha letto i miei post precedenti si sarà accorto del cambio di piattaforma per il blog di questo sito. Ho deciso di effettuare questo passaggio per diversi motivi, ma la molla che mi ha spinto in maniera determinante è stata il rilascio di una versione Open Source del noto strumento di blogging Movable Type della ditta Six Apart. Vediamo quali sono le caratteristiche distintive di questa piattaforma:
- Progettazione rivolta ad un mercato professionale
- Motore interno basato su linguaggio Perl
- Generazione dinamica di una struttura statica di pagine HTML
- Presentazione basata su template personalizzabili attraverso un linguaggio di tag evoluto
- Supporto multiblog e cross-blog (dalla versione 4)
- Interfaccia per l’amministrazione potente e completa
Senza dubbio il fatto che MT sia pensato per un pubblico di professionisti, è sinonimo di qualità e stabilità. L’utilizzo del Perl è anch’esso sinonimo di professionalità, questo linguaggio di scripting è infatti naturalmente orientato alla ricerca di sequenze di caratteri
all’interno di stringhe, alle sostituzioni di sottostringhe ed altre
operazioni su file di testo strutturati in campi e record oppure non strutturati. La caratteristica di generare una struttura statica di pagine HTML, se da un lato è causa di una certa lentezza al momento della pubblicazione di nuovi post o nuovi template, dall’altro garantisce rapidità nel caricamento del generato e stabilità e persistenza del sito anche durante periodi di manutenzione.
A questo punto vorrei utilizzare come termine di paragone il competitore più agguerrito di MT, cioè WordPress, che da una recente indagine compiuta su Technorati risulta la piattaforma più utilizzata per i blog totalizzando il 34% delle preferenze contro il 16% di MT. Premesso che non sono un esperto di WordPress, dalla documentazione disponibile e da quanto si legge sul web, la personalizzazione avanzata di template e temi, richiede invitabilmente di mettere mano al codice php, e se non si ha una buona conoscenza del linguaggio e, soprattutto una buona conoscenza della struttura gerarchica dei file che compongono la piattaforma software, ci si può trovare in seria difficoltà. Questo problema, in MT, è estremamente semplificato perché il linguaggio di tag proprietario è sufficientemente semplice e allo stesso tempo evoluto (permette di realizzare costrutti condizionali e cicli) per essere alla portata di tutti e realizzare impaginazioni totalmente personalizzate. Un esempio di massiccia personalizzazione è visibile sul sito della Fondazione Giannino Bassetti, e in questo blog sono disponibili diverse informazioni tecniche sulla sua realizzazione.
Infine altri due punti nettamente a favore di MT sono il suo supporto nativo per il multiblog e adesso, anche il supporto per operazioni cross-blog, cosa assai più ardua da realizzare in WordPress, e l’interfaccia di amministrazione molto più potente e completa.
Quello che ha reso fino ad oggi WordPress molto più appetibile di MT era il tipo di licenza. WordPress è nato e cresciuto con una licenza Open Source, mentre MT è sempre stato un prodotto commerciale. Però, già agli inizi dell’anno precedente era possibile utilizzare una versione di MT4 “libera” per usi personali e non commerciali.
La svolta definitiva è avvenuta solo da pochi mesi, ora Movable Type 4 è anche Open Source con una licenza di tipo GPL, per la precisione una GPLv2, dunque chi utilizza MTOS (Movable Type Open Source) è libero di:
- usarlo per fini commerciali
- ricevere compensi per l’installazione e il supporto
- modificarlo e rilasciare le modifiche effettuate
- modificarlo e rivenderlo
Come è chiaramente specificato dal tipo di licenza e descritto in questo commento sul sito ufficiale. Questo aspetto induce ancora una certa confusione, per il fatto che si tende a confondere MT4 con MTOS4, due prodotti pressoché identici sotto l’aspetto tecnico, ma differenti in termini di licenza e di supporto tecnico.
Download della versione Open Source: MTOS-4.1-en.zip
Guida non ufficiale all’installazione: MT 4 installation guide (in inglese, ma completa e ricca di screenshot)
Conclusioni:
Il rilascio Open Source di Movable Type è da considerarsi senz’altro un fatto positivo, sia per lo sviluppo dello stesso che per la sana competizione con il suo rivale WordPress. Chi vuole un prodotto veramente professionale, ma anche chi è un po’ chic e anticonformista lo amerà di sicuro!
Riferimenti ed approfondimenti:
- Movable Type Open Source
- The official Movable Type Community News aggregator
- Designer’s Guide to Movable Type
- Instructions for Installing and Configuring Perl CGI on Windows
- Guida a Movable Type: Sistema per creare siti web/blog in modo semplice ed intuitivo
- Scacco al web – Movable Type Open Source
- WordPress 2.2 Contro Movable Type 4
- La tecnologia usata nel sito della Fondazione Giannino Bassetti